La riflessione

Riflessione di un vettore

Se vogliamo riflettere il vettore \pmb{a} rispetto al piano individuato dal versore normale \pmb{\hat{n}}, possiamo scomporlo nelle componenti \pmb{a} = a_T + a_N ed il vettore \pmb{b} riflesso manterrà la componente tangente, invertendo quella normale:

\pmb{b} = a_T - a_N = \pmb{a} - 2a_N

laddove la componente normale al piano è data dal prodotto scalare di \pmb{a} su \pmb{\hat{n}}:

\pmb{b} = \pmb{a} - 2 (a \cdot n) n

esprimendo il prodotto scalare come semisomma della parte simmetrica del prodotto geometrico:

\begin{equation} \pmb{b} = a - 2 \frac{an+na}{2} n = a - an^2 -nan = -nan

Riflessione di un bivettore

Supponiamo ora di riflettere un bivettore B, formato ad esempio da a \wedge b rispetto ad un piano individuato dalla normale n. Lo facciamo riflettendo \pmb{a} e \pmb{b}:

B' = \pmb{a}' \wedge \pmb{b}' = (-nan) \wedge (-nbn)

ricordando l’espressione a \wedge b = 1/2 (ab-ba) avremo:

B' = \pmb{a}' \wedge \pmb{b}' = (-nan) \wedge (-nbn) = 1/2 (nannbn - nbnnan) =
= 1/2 n(ab-ba)n = n(\pmb{a} \wedge \pmb{b}) = nBn

Quindi occorre fare attenzione: la formula di trasformazione è la stessa, ma nel caso di un bivettore non c’è il segno meno. Questo, peraltro, spiega la differenza tra vettori e bivettori nella trasformazione di parità, che consiste appunto nella riflessione speculare.

In generale, per la riflessione di un multivettore A di grado j su un multivettore B di grado k avremo:

A' = (-1)^{j(k+1)} BAB^{-1}

Ad esempio i trivettori si trasformano per riflessione allo stesso modo dei vettori, cioè cambiano segno (chiralità).